Perché le città non sono pronte per la “driverless car”?
Lo spiega Henry Petroski in un articolo del The Wall Street Journal.
In un articolo del 22 Aprile scorso di Henry Petroski, pubblicato sul portale del The Wall Street Journal, si è parlato di mobilità sostenibile con un focus di riferimento al centro urbano e alla “driverless car ”, letteralmente l’ auto senza conducente. Il quesito da cui trae spunto l’articolo è proprio quello per il quale in realtà le città non sarebbero ancora pronte a far regredire in modo crescente l’utilizzo di auto e ad utilizzare le auto che si “guidano da sole”.
Infatti, nonostante, solo due giorni fa, sia stato firmato l’accordo tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e Google per il primo modello di self driving car, letteralmente la macchina che si “autoguida”, le città ancora non sarebbero preparate ad accogliere così tanta innovazione e ad avallare il progresso tecnologico. Secondo Petroski, i piani urbani per poter accogliere i veicoli “autonomi” dovrebbero modificare gli apparati che regolano le infrastrutture cittadine per garantire un futuro sostenibile dal punto di vista urbano; devono essere implementate nella città delle scelte “più pratiche” che possano essere favorevoli per l’immissione di veicoli autonomi.
Quando si tratta di adottare le automobili auto-guida e camion , la parte più facile potrebbe essere la loro costruzione, ma in realtà Il compito più difficile sarà quello di mantenere le infrastrutture di trasporto urbano per far si che i veicoli autonomi possano essere più funzionali, sicuri e pratici.
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(Photo Credit: Wsj.com)