Confronto tra ambientalisti e metalmeccanici nella due giorni organizzata a Torino da Sbilanciamoci per ragionare di mobilità sostenibile.

Sono stati due giorni intensi di confronto animato, l’evento organizzato da Sbilanciamoci e Fiom Piemonte a Torino da una idea di Giulio Marcon e Giorgio Airaudo, per ragionare di mobilità sostenibile, del futuro dell’automobile e del lavoro legato a queste trasformazioni.

Ambientalisti e metalmeccanici a confronto, partendo dalla crisi dell’auto, dai piani per la decarbonizzazione, dai processi industriali in corso, dalla crisi occupazionale dovuta anche all’automazione, dalle strategie delle città per ridurre il peso dell’auto a favore di mobilità attiva, trasporto pubblico, veicolo condivisa e mobilità elettrica.  

Utile anche per mettere a fuoco le opportunità che si aprono per nuovi veicoli elettrici, per servizi innovativi di mobilità da condividere, per nuove reti ed investimenti per il trasporto collettivo, che ha molto bisogno di essere potenziato nel nostro Paese. 

La parola d’ordine è stata integrare fenomeni e strategie che non discutiamo mai in modo unitario, per metterne in evidenza crisi e rischi, ma anche intravederne le opportunità e nuove soluzioni. Per non farci trovare impreparati e evitare che ambiente, salute ed occupazione siano messi come al solito come alternative, creando di volta in volta problemi ambientali, sociali ed occupazionali.

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Cambiamenti climatici e decarbonizzazione dei trasporti” di Anna Donati (Kyoto Club)

L’inizio della fine della auto a motore in Europa” di Veronica Aneris (Transport & Environment)

The Electrochemistry Group and the big EU initiativeson Battery” di Silvia Bodoardo (Elctrochemistry group)

Elettrificazione e automazione” di Luca Ciferri (Automotive News Europe)

Mobilità sostenibile al lavoro” di Massimo Ciuffini (Osservatorio Nazionale Sharing Mobility)

Politiche pubbliche per la giusta transizione verso il Green new deal” di Stefano Lenzi (WWF Italia)

Le automobili del futuro L’impatto su produzione, lavoro e città in Italia e in Europa” di Dino Marcozzi (MOTUS-E)

L’energia pulita che verrà. Perché la ricerca scommette sull’idrogeno” di Guido Saracco (Politecnico di Torino)