Il Rapporto preparato da Isfort per Anci, analizza lo stato dell’arte della mobilità sostenibile in Italia.

Il presente Report riporta i principali risultati dell’attività di analisi ed elaborazione di dati in tema di PUMS e politiche locali per la mobilità sostenibile, che Isfort si è impegnato a fornire all’Anci in previsione della conferenza nazionale di Catania programma per il prossimo 27 gennaio 2020.
Il Report è da considerare quale primo step dei risultati di ricerca e anticipazioni dello studio da completare nel corso del 2020.
Con riferimento al piano di ricerca ipotizzato per il prossimo anno e alla possibile articolazione delle attività ancora da realizzare, il compito di questa prima fase di incarico è di carattere fondamentalmente “introduttivo” alla tematica in oggetto.
Al momento lo studio si pone pertanto sostanzialmente il triplice obiettivo di:
1. precisare la situazione attuale dei trasporti urbani nel contesto nazionale;
2. fornire prime indicazioni sullo stato di fatto e sulle prospettive della pianificazione locale in Italia;
3. identificare temi di analisi su cui far convergere successivi affondi interpretativi e linee di proposte finalizzate a conseguire obiettivi e standard di maggiore efficacia dei Piani predisposti a scala di città.
Dopo una prima parte di analisi statistica, dedicata al commento dei dati e delle caratteristiche di mobilità urbana e metropolitana nel quadrante nazionale e delle città continentali (principali fonti di riferimento: indagine «Audimob» di Isfort, Rapporto Mobilitaria 2019, database TEMS-EPOMM sul riparto modale degli spostamenti nei centri sopra 100mila ab.), il secondo capitolo si sofferma sugli indirizzi di policy e sulle novità del quadro regolativo e di attuazione dei PUMS in Italia prendendo in esame i dati quantitativi dell’Osservatorio nazionale sui PUMS (patrocinato dal MATTM), oltre alle più recenti Linee guida e gli strumenti di incentivo alla pianificazione elaborati dalle istituzioni nazionali (MIT) e comunitarie (Eltis-CE). Ricostruito analiticamente lo «stato dell’arte» circa la diffusione e il riconoscimento istituzionale dello strumento, nella terza parte sono anticipati i lineamenti del percorso di approfondimento da realizzare nel proseguo dell’attività tramite appositi approfondimenti di «casi di studio» e attività strutturate di confronto con istituzioni e stakeholders, di livello sia centrale che territoriale, sugli «aspetti qualitativi», applicativi e procedurali dei Piani in fase di realizzazione.

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