Un miliardo di euro da investire in veicoli elettrici. Un articolo di Gianluca Brugnoni su Correnteinmovimento.it

È pronto a partire in Germania, già da metà maggio, il nuovo programma di incentivi promosso dal governo che prevede lo stanziamento di 1,2 miliardi di euro per l’acquisto di veicoli elettrici e di sconti pari a 4 mila euro e 3 mila euro per le auto ibride plug-in, rivolti a  quei cittadini che procederanno nell’acquisto di veicoli totalmente elettrici.

A rendere pubblica la notizia è stato il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, in collaborazione col ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt e il ministro dell’economia Sigmar Gabriel.  

Il campo della mobilità sostenibile tedesca vede ad oggi un numero di veicoli elettrici inferiore all’1% (pari a circa 50.000 unità), rispetto all’intero parco di macchine circolanti. Con tale misura, il governo intende porre su strada un milione di macchine elettriche entro il 2020, riducendo l’attuale tasso di emissione di gas clima-alternanti. A ciò si aggiungono anche necessità più generiche di salvaguardia ambientale: soddisfare almeno l’80% del fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili (con un peso elevato nel settore eolico) entro il 2050; uscire definitivamente dalla produzione nucleare entro il 2022.

Il miliardo di euro stanziato verrà suddiviso in 600 milioni per incentivare l’acquisto di macchine elettriche e ibride fino al 2019; altri 300 milioni saranno destinati al rinnovamento con veicoli elettrici dei mezzi a disposizione della pubblica amministrazione; 100 milioni, nel triennio 2017-2020, saranno invece usati per sostenere l’ampliamento delle infrastrutture dedicate alla ricarica. Dal punto di vista dell’innovazione, si prevedono anche investimenti per l’installazione di circa 400 stazioni di rifornimento a idrogeno e, non è da escludere, l’attuazione di ulteriori misure di sostegno e di incentivo alla domanda, come ad esempio l’applicazione di sgravi fiscali.

All’iniziativa hanno aderito importanti player (Volkswagen, Daimler, BMW) e si prevede la partecipazione di altre aziende presenti sul mercato, non solo di nazionalità tedesca. Tali adesioni hanno però suscitato anche non poche critiche legate al fatto che in questo modo si va ad agevolare quella fetta di aziende, come la Volkswagen, colpevoli di aver truffato i consumatori mondiali con i falsi test delle emissioni dei motori diesel.

Al di là di questo prevedibile risvolto della medaglia, resta innegabile la spinta del Paese a raccogliere la sfida dei cambiamenti climatici, attuando una reale politica orientata alla rivoluzione del sistema dei trasporti e della mobilità pubblica e privata.

Si spera che anche l’Italia inizi quanto prima a muoversi concretamente in tal senso.

(Photo Credit: Lifegate.it)