A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto dell’Oms sui legami tra ambiente e salute a livello globale.

L’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua, i cambiamenti climatici, l’esposizione a sostanze chimiche nocive, le attività agricole ad alto impatto ambientale: sono queste le cause più comuni di 12 milioni di morti ogni anno.

Lo ha rivelato un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sui legami tra ambiente e salute a livello globale, dal titolo “Prevenire le malattie attraversi ambienti salubri: una valutazione globale dell’impatto delle malattie causate da rischi ambientali”.

A subire di più questa situazione sono le persone di mezza età e i bambini. Secondo l’Oms, infatti, ogni anno le morti di 1,7 milioni di bambini con meno di 5 anni e di 4,9 milioni di adulti tra i 50 e i 75 anni potrebbero essere evitate attraverso una migliore gestione dell’ambiente.

I bambini vengono colpiti per lo più da infezioni respiratorie delle vie inferiori (trachea, bronchi e polmoni), mentre le persone di mezza età da malattie non trasmissibili (problemi cardiovascolari, diabete, tumori).

Analizzando le categorie di malattie e di danni alla salute, dal rapporto si nota che la  maggioranza dei decessi correlati ai rischi ambientali sono dovuti a malattie cardiovascolari, come ictus e cardiopatie ischemiche.

Per combattere gli effetti dannosi dell’inquinamento ambientale sulla salute umana, l’Oms sta lavorando insieme ai vari Paesi a favore dello sviluppo di politiche legate alla pianificazione urbana e ai trasporti e alla costruzione di case ad alta efficienza energetica.

Inoltre, per arginare la problematica, l’Oms fornisce anche consigli e indicazioni pratiche da seguire: raccomanda, ad esempio, l’uso di tecnologie e combustibili puliti per cucinare, riscaldarsi e produrre elettricità, in modo da ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

(Photo Credit: Econewsweb.it)