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La rivincita della bicicletta. Ma il nuovo Codice della Strada resta al palo in Parlamento. Di Anna Donati
Dopo il lockdown aumentano viaggiatori e viaggi in bicicletta. Ma il Parlamento sembra non accorgersi del cambiamento positivo.
È cambiata la percezione della bicicletta dopo il lockdown: lo dimostra la crescita delle vendite di biciclette e gli incentivi messi in campo dal Governo con il buono mobilità, anche se ancora non sono operativi gli incentivi verso gli utenti. Anche i viaggi in bicicletta hanno ripreso slancio pur nella crisi complessiva del turismo e vedremo dopo l’estate i numeri di viaggiatori ed indotto. Di certo nelle zone già attrezzate per il cicloturismo come lungo l’Alpe Adria e il Trentino Alto Adige si vedono tanti cicloturisti sia italiani che di altri paesi viaggiare in sella alle due ruote. E di queste molte sono E-Bike per tutti i gusti, dalla MTB, alla bici da città alla gravel per pedalare anche su zone con dislivelli e sterrati.
Ma il Parlamento sembra non accorgersi di questo cambiamento positivo: infatti il nuovo Codice della Strada è ancora al palo nell’Aula della Camera dei Deputati ormai da oltre un anno, impiantano dai veti del MEF e dalla debolezza del MIT sulla mobilità attiva. Anche le ciclovie turistiche non hanno subito accelerazioni e scatti in avanti come sarebbe necessario per realizzare offrire percorsi sicuri ed attrezzati ai viaggiatori delle due ruote.
Anche un sondaggio di Wilier Triestina, produttrice di biciclette sportive di alto livello e portavoce del Rebirth Movement, la filosofia di pensiero che esorta a cogliere le nuove opportunità di mobilità offerte dalle due ruote, conferma questo interesse degli italiani per la bicicletta. Il 45% degli intervistati ne ha appena riscoperto bellezza e comodità, mentre il 39% ha acquistato la bici solo dopo la riapertura. Ma cosa rappresenta la bicicletta per gli italiani oggi? Mezzo di trasporto smart e funzionale, che risolve problemi di parcheggio, consente di evitare il traffico e, soprattutto, permette di mantenere il distanziamento sociale (39%). La bici è anche uno strumento sportivo per allenarsi (22%). C’è poi chi (20%) lo ritiene solamente un diversivo per una passeggiata nel weekend, mentre altri (19%) ammettono di non averne ancora sfruttato il valore aggiunto negli spostamenti quotidiani.
Quali sono le motivazioni che portano a scegliere la bici? Pedalando gli italiani si sentono liberi assaporano il piacere, negato per diverse settimane, di stare all’aria aperta (41%). Le due ruote sono anche una scelta sostenibile (22%), che inorgoglisce chi la sceglie, forte di dare il proprio contributo per ridurre le emissioni inquinanti. Non manca chi la considera l’alternativa più smart per gli spostamenti urbani (21%). Per la maggior parte (62%) “una bici non vale l’altra”: per il 39% è uno status symbol che riflette il proprio stile, mentre per il 23% è una vera e propria estensione della propria personalità. Per l’85% l’e-bike potrebbe essere una buona alternativa per affrontare distanze più lunghe: il 67% dichiara che la utilizzerebbe senza problemi, se ci fossero a disposizione parcheggi sicuri e aree dedicate alle bici.
A confermare il cambiamento di percezione i dati di vendita. Il mercato negli Usa è raddoppiato a marzo, gli ordini per le pieghevoli da pendolari sono quintuplicati ad aprile, Google ha registrato un aumento del 145% delle ricerche per “Best e-bikes”, e in Italia le vendite segnano un +60% rispetto al maggio dello scorso anno (ANCMA).
La bicicletta sembra il mezzo che più sta riflettendo la voglia di ripartire, di uscire dallo stallo, di rinascere. Per molti rappresenta proprio il simbolo di un cambiamento culturale da incoraggiare, per altri una nuova mobilità pulita, per altri un mezzo di trasporto flessibile, per altri ancora un alleato nello sport. Tante motivazioni quindi a sostegno della voglia di ripartenza a due ruote, che speriamo resti attiva anche in autunno nelle nostre città.
In questi mesi molte città stanno realizzando reti ciclabili di transizione, stanno ampliando aree pedonali e costruendo spazi urbani con interventi di moderazione del traffico e rigenerazione urbana, per essere pronti alla sfida della mobilità in autunno, per evitare che l’auto in tempi di distanziamento e dei limiti all’offerta del TPL crei traffico inquinamento e congestione. Proposte di modifica del CdS sostenute anche da ANCI che ha richiesto insieme alle associazioni – tra cui AMODO e Kyoto Club – di cambiare le regole per pedalare e camminare in città e nel tempo libero.
Purtroppo il Parlamento sembra ancora insensibile e non procede con l’approvazione del nuovo Codice delle Strada: speriamo che questa nuova voglia degli italiani di pedalare induca dei cambiamenti e pressione positiva anche nella politica e nelle istituzioni.
- Agosto, 3
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I vantaggi della bicicletta nella campagna #andràtuttinbici
Dopo Bologna, ora i “manifesti gialli” arrivano nei comuni della città metropolitana e sui canali social.
Spostarsi in bici garantisce il distanziamento fisico, fa bene alla salute, rafforza le difese immunitarie, mantiene l’aria pulita. Concede inoltre più tempo per se stessi e permette il ricostruirsi di relazioni interrotte dalla quarantena. Sono questi i messaggi affidati ai vistosissimi manifesti gialli della campagna #andràtuttinbici che in questi giorni stanno colorando l’area metropolitana.
L’iniziativa, promossa dalla Consulta della Bicicletta di Bologna per sensibilizzare i cittadini del capoluogo sui vantaggi delle “due ruote” in epoca post emergenza sanitaria, si estende ora al resto del territorio metropolitano grazie alla collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Unioni e Comuni.
In questi giorni vengono infatti affissi nell’area metropolitana circa 500 manifesti 70×100 e 200 locandine. Inoltre Città metropolitana, Unioni e Comuni diffonderanno la campagna anche sul web, sui social e sui periodici cartacei delle varie amministrazioni.
“Un’azione – afferma Marco Monesi, consigliere delegato alla Mobilità sostenibile della Città metropolitana – che rientra pienamente nelle politiche del Piano Urbano della Mobilità sostenibile e che affiancata all’accelerazione data in questi mesi per la realizzazione della rete ciclabile della Bicipolitana, rappresenta un evidente cambio di passo nelle scelte di mobilità per il nostro territorio”.
“La bicicletta è un alleato fondamentale in questa fase di lotta al Coronavirus – spiega Simona Larghetti, presidente della Consulta – dobbiamo tutti dedicare più tempo e attenzione alla nostra salute e alla qualità dell’aria. Fare movimento quotidiano è molto importante, e anche nella città metropolitana sappiamo che il 13% degli spostamenti in auto è sotto 1 km: distanza facilmente percorribile in bicicletta. Se invece la sede di lavoro è lontana, possiamo passare alla bici per le piccole commissioni, gli spostamenti di piacere, coinvolgendo tutta la famiglia. Con la nuova Bicipolitana molti spostamenti anche tra i comuni del territorio saranno possibili. Siamo felici che tutto il territorio abbia voluto aderire alla campagna, perché la mobilità sostenibile può essere solo una scelta collettiva”.
- Luglio, 10
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Jazz Takes The Green, ecosostenibilità e musica
Il 3 e 4 giugno in diretta streaming il primo convegno nazionale sulla sostenibilità ambientale dei festival e rassegne jazz
Nell’attesa che riprendano le attività di musica dal vivo, seppure in forma ridotta e in linea con le misure sanitarie e di distanziamento sociale imposte dall’emergenza coronavirus, il mondo del jazz continua a occupare attivamente i suoi spazi, anche se ancora virtuali. In quest’ottica, appare significativa l’iniziativa rappresentata dal convegno Jazz Takes The Green (3 e 4 giugno), dedicato alla sostenibilità ambientale dei festival e delle rassegne jazz.
Prodotto da Fano Jazz Network e I-Jazz, l’associazione che riunisce circa 60 festival jazz italiani, il convegno – proposto in diretta streaming sulla piattaforma Zoom della stessa associazione I-Jazz – è realizzato in collaborazione con Comune di Fano, LIFE Project programme Green Fest e Fondazione Ecosistemi, con il contributo di MIBACT e il patrocinio della Regione Marche e di Fondazione Marche Cultura.
Inizialmente previsto al Teatro della Fortuna di Fano, l’appuntamento sarà articolato in due sessioni nelle mattinate di mercoledì 3 e giovedì 4 giugno (a partire dalle ore 10), nel corso delle quali verrà affrontato, grazie alla partecipazione di autorevoli esperti, un tema di grande attualità che presenta caratteri di massima urgenza, anche alla luce della situazione causata della diffusione del Covid 19.
Un tema, quello della sostenibilità ambientale, che investe inevitabilmente anche il settore della produzione culturale, specie musicale. Fare musica oggi non può infatti più prescindere dall’assumersi la responsabilità sociale di diffondere i valori universali ed il rispetto dei diritti umani, come la tolleranza, la sostenibilità e appunto il rispetto per l’ambiente, come sostiene l’Unesco che ha riconosciuto il jazz quale patrimonio dell’umanità. Il jazz, più di altri generi musicali, per le sue ragioni “costitutive”, per la sua storia “sociale”, per il suo valore simbolico può dunque essere luogo privilegiato di sperimentazione di pratiche di sostenibilità.
L’obiettivo generale che oggi ci si deve porre, secondo i promotori del convegno Jazz Takes The Green, è quello di favorire la riconversione dei festival e rassegne jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi green. Gli obiettivi specifici sono: sensibilizzare gli operatori del jazz sulle ragioni, opportunità, convenienze di adottare i Criteri Ambientali Minimi (CAM); renderli edotti delle buone pratiche applicate a livello europeo; favorire l’incontro fra le imprese fornitrici di prodotti e servizi green e gli operatori musicali. In questo senso la sinergia col progetto Green Fest e specificamente la partecipazione all’evento della Fondazione Ecosistemi e della sua rete di relazioni favorirà il coinvolgimento delle aziende all’avanguardia per la fornitura di servizi e prodotti green.
Come afferma Corrado Beldì, presidente di I-Jazz, «il sistema delle nostre rassegne e festival presenti in 19 regioni italiane, rappresenta una importante via al fare musica in modo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, spesso in luoghi non deputati, per valorizzare il patrimonio architettonico, documentario naturalistico del nostro Paese. Questo convegno segna un tassello importante per definire nel concreto le azioni che il nostro sistema sta portando avanti, mettendo sempre al centro il valore della cultura ed il rispetto per il contesto in cui operiamo».
«L’esperienza maturata da Fano Jazz By The Sea – dichiara il direttore artistico del festival Adriano Pedini –, realtà che da anni ha sposato con entusiasmo la causa green applicandola con determinazione così come altre manifestazioni aderenti a I-Jazz, è il punto di partenza per estendere un dialogo fra gli operatori del settore con lo scopo di ampliare la pratica dell’ecosostenibilità. E proprio il tema della ecosostenibilità è, inoltre, parte del processo di candidatura di Fano Città della Cultura».
Durante la mattinata di mercoledì 3 giugno, dopo la presentazione dello stesso Adriano Pedini e i saluti di Corrado Beldì e di Ivan Antognozzi – consulente del Comune di Fano – si affronteranno tematiche generali con attenzione all’attuale emergenza pandemica. Coordinati da Silvano Falocco, Direttore della Fondazione Ecosistemi, sono previsti gli interventi di: Antonio Cavallin Toscani, esperto di eventi green, di Maria De Gregorio della Fondazione Ecosistemi – Green Fest e di Rosario Valles, Direttore Scientifico Biovitae.
Giovedì 4 giugno si entrerà quindi nella specificità dei molteplici aspetti legati all’ecosostenibilità (uso della carta da riciclo, mobilità, energia, consumo di bevande e cibo) e delle soluzioni da adottare, grazie alle relazioni di Maria Chiara Caponi, revisore ambientale e auditor SGA, Simona Faccioli di Remade in Italy, Giovanni Varoli, AD di General Beverage, Salvatore Stingo di Agricoltura Sociale Capodarco, Anna Donati del Gruppo Mobilità Sostenibile del Kyoto Club e portavoce della nuova alleanza per la Mobilità Dolce, di Alessandro Mengoli di Ege, Savenergy e di Carlo Manicardi di Phoresta Onlus.
Al termine delle due mattinate di lavori sarà dato spazio alle domande attraverso la chat appositamente creata. Per informazioni e programma dettagliato: www.fanojazznetwork.it.
- Giugno, 1
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Evento di disseminazione “La bici quotidiana”
Mercoledì 27 Novembre 2019 a Bologna, presso Palazzo Re Enzo.
La linea di intervento 7 “Sviluppo di modelli e strumenti per la gestione della mobilità urbana sostenibile” del Progetto CReIAMO PA prevede, per il secondo anno consecutivo, la realizzazione di un evento di disseminazione che mira a promuovere politiche di gestione della mobilità urbana sostenibile.
L’evento rappresenta il punto di arrivo di un’attività annuale dedicata alla promozione della mobilità ciclistica in ambito urbano e fornirà indicazioni volte ad incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per gli spostamenti quotidiani che per quelli turistico – ricreativi.
L’iniziativa si svolgerà a Bologna il prossimo 27 novembre, presso la sede di Palazzo Re Enzo.
I lavori saranno introdotti da rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Comune di Bologna, della Città Metropolitana di Bologna e della Regione Emilia-Romagna. Seguirà la presentazione delle attività annuali svolte nell’ambito della Linea L7 del Progetto CReIAMO PA.
Successivamente alcune amministrazioni locali condivideranno le proprie esperienze in materia di ciclabilità. Si proseguirà con gli interventi del Direttore Nazionale di FIAB sull’iniziativa “Comuni Ciclabili” e di un Responsabile della Direzione Stazioni RFI sul tema dell’intermodalità.
I lavori della mattinata si concluderanno con un momento di confronto tra Istituzioni (Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’infrastrutture e dei Trasporti, XI Commissione della Camera dei Deputati, Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna) sulle misure volte a favorire l’uso quotidiano della bici, sullo stato di attuazione degli strumenti di pianificazione delle reti ciclabili urbane, sulla loro coerenza con i PUMS e sulle risorse necessarie per la loro attuazione. Il confronto sarà moderato dal Direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Nel pomeriggio sono previsti 4 seminari nel corso dei quali si discuterà della correlazione tra mobility management e mobilità ciclistica, nonchè di micromobilità, di biciplan e della relativa programmazione economico-finanziaria.
Sarà, inoltre, presentato il progetto LIFE IP PREPAIR, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna.
L’evento è organizzato dall’Unità Tecnica di Supporto L7 del Progetto CReIAMOPA alla Direzione Generale per il Clima e l’Energia (DG CLE) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
La partecipazione è gratuita.
È possibile avanzare la propria candidatura per la partecipazione all’evento inviando il
MODULO DI ISCRIZIONE all’indirizzo: creiamopa.mobilita@minambiente.it.
- Novembre, 19
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