La prossima settimana il Parlamento Europeo voterà sulle le misure proposte dalla Commissione Europea che consentirebbero di superare i limiti di emissioni inquinanti stabiliti della legge europea per le auto. Questo è il primo provvedimento normativo europeo che sarà deciso al seguito dello scandalo della Volkswagen ed è una verifica sulla capacità della risposta che dell’Unione Europea contro emissioni ed inquinamento.

I Governi UE e la Commissione vogliono riscrivere la legge esistente per consentire “legalmente” alle auto di inquinare di più, fino a più di due volte. Ma questo è l’opposto di ciò che dovrebbero fare.

Come dimostrano con la loro risposta allo scandalo sulla truffa alle emissioni dalla Volkswagen, le autorità ambientali degli Stati Uniti stanno dando un giro di vite al settore auto per il suo approccio irresponsabile riguardo all’inquinamento. Le istituzioni europee dovrebbe seguire l’esempio ed invece innalzano i limiti: una soluzione che spesso abbiamo contrastato molto in Italia e che sembra aver conquistato l’Europa.

Con molta responsabilità la Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha già respinto questa proposta e la speranza è che anche il Parlamento Europeo faccia altrettanto ma è noto che le lobby dell’auto sono molto influenti sulle decisioni dell’Aula.

L’inquinamento atmosferico provoca quasi mezzo milione di morti premature in Europa ogni anno e il suo impatto sulla salute costa alla società fino a 940 miliardi di euro all’anno. Una causa importante di questo inquinamento è dovuta alle automobili. L’inquinamento al diossido di azoto, dovuto principalmente alle emissioni di ossido di azoto (NOx) dei veicoli diesel, è à lui solo responsabile di 75.000 morti premature in Europa ogni anno. L’inquinamento automobilistico è uno scandalo di salute pubblica e abbiamo bisogno di regole più severe e una migliore applicazione delle regole, non il contrario.

I livelli di smog restano elevati nella capoluogo lombardo

In concreto la proposta della Commissione consente di applicare ‘fattori di conformità’ o ‘fattori di correzione’ per i cosiddetti test di misurazione diretti sulle emissioni delle automobili previste dal diritto comunitario del 2007.  La decisione, se venisse approvata, renderebbe legale superare del 110% (cioè più del doppio) fino al 2021 le emissioni di ossidi di azoto (NOx), e del 50% negli anni successivi. Se fossero stati rispettati i valori limite esistenti, le città Europee avrebbero avuto una migliore qualità dell’aria ma indebolendo la legge, soddisfare questi standard non sarà possibile.

Come ha dimostrato lo scandalo Volkswagen c’è bisogno di test in condizioni reali, che misurano le emissioni inquinanti delle automobili basati sulle condizioni di guida, piuttosto che in laboratorio, al fine di garantire che la legge sia correttamente applicata e rispettata.

Il Gruppo Verde europeo sta facendo una estesa campagna di controinformazione per spiegare le tante buone ragioni per respingere nell’Aula del Parlamento l’innalzamento delle emissioni  dei veicoli proposto della Commissione Europea.

Adesso gli Eurodeputati sono di fronte ad una scelta: sostenere i valori limite di emissione che sono stati adottati per affrontare l’impatto sulla salute pubblica causata dagli inquinanti dalle automobili o offrire una copertura ai costruttori di automobili che infrangono la legge, legalizzando la loro violazione.

Ma anche il Governo Italiano ed il suo Ministro per l’Ambiente Gianluca Galletti dovrebbero premere contro questa proposta, per la tutela della salute e contro lo smog, che di nuovo in questi giorni avvolge le città italiane.