Finalmente sbloccati i fondi per le ciclovie in città. Ma servono nuove risorse
Sbloccati 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane.
Finalmente sbloccati i fondi con un Decreto proposto dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, che stanzia 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e di altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina. La ripartizione prevede l’assegnazione di 51,4 milioni per il 2020 e 85,8 milioni per il 2021.
Il Decreto, approvato dalla Conferenza Unificata del 18 giugno ha provveduto ad assegnare e ripartire tra gli Enti territoriali 137,2 milioni delle risorse relative alle ciclovie urbane. Potranno
beneficiarne Città Metropolitane, Comuni capoluogo di Città metropolitana, Comuni capoluogo di Provincia o di Regione, Comuni con popolazione residente superiore ai 50.000 abitanti, Comuni sede legale di un’Istituzione Universitaria.
Un provvedimento atteso che conferma che le risorse ci sono ma ora c’è bisogno di semplificare ed adeguare le regole affinché i Comuni e le città che ne beneficeranno possano effettivamente rispettare la tempistica degli interventi finanziati, che dovranno concludersi entro 18 mesi dalla pubblicazione del decreto.
Secondo ANCI servono misure di semplificazione del Codice degli Appalti per l’attuazione degli interventi da parte dei Comuni e serve cambiare subito il Codice della strada.
“Lo sblocco delle risorse già previste da tempo è un importante risultato , ma sono necessarie ulteriori risorse per tutti i progetti delle città, ed occorre una autentica e rapida riforma del Codice
della Strada per consentire il doppio senso ciclabile e realizzare vicino alle scuole e nei quartieri residenziali strade a bassa velocità dove pedoni, biciclette ed i monopattini possano muoversi in sicurezza., ha dichiarato Anna Donati, coordinatrice del gruppo di lavoro “mobilità sostenibile” di Kyoto Club. In questo senso vanno gli emendamenti proposti anche da Kyoto Club insieme a tutta la rete delle associazioni ciclabili ed ambientaliste all’art. 229 del DL Rilancio in discussione in Parlamento: staremo a vedere se verranno accolti ed adottati nel testo del Decreto Legge 34/2020.