Si è tenuta a Milano la seconda tappa del “MobilitAria Tour 2019” per presentare in tutta Italia il secondo rapporto “MobilitAria 2019”.

Con la sua nuova ZTL “Area B” e con un’ottima performance per il trasporto pubblico locale (TPL), Milano è la città più all’avanguardia nel nostro Paese dal punto di vista della mobilità urbana sostenibile. I dati emergono dal rapporto “MobilitAria 2019”, realizzato da Kyoto Club e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IIA) in collaborazione con OPMUS ISFORT.

Lo studio che analizza i dati sulla qualità dell’aria e le politiche di mobilità nelle 14 principali città italiane nel periodo 2017-2018, è stato presentato il 9 luglio nel capoluogo lombardo presso l’Acquario civico.

L’iniziativa, ospitata da Agenzia AMAT e Agenzia TPL, con il sostegno del Comune di Milano e il patrocinio della Città Metropolitana di Milano, è stata la seconda tappa del Tour, dopo Torino.

La capitale morale d’Italia si conferma una città innovativa e all’avanguardia dal punto di vista della mobilità urbana, in primis per il buon risultato dell‘indice di mobilità attiva – un indicatore curato sa OPMUS-ISFORT, costruito sommando gli spostamenti a basso impatto (piedi, bici e TPL) nelle aree urbane – e di poco inferiore al 50% (48,3%) e cresciuto di otto punti percentuali nel 2016-2017 rispetto al biennio 2012-2013.

Ma i punti di forza della città più industrializzata d’Italia sono anche altri. Spicca l’inaugurazione, il 25 febbraio 2019, della cosiddetta “Area B“, una zona a traffico limitato a basse emissioni che coprirà circa il 72% del territorio comunale, includendo circa 1,4 milioni di persone pari al 97,6% dei residenti. Nello specifico il provvedimento prevede il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3, i veicoli alimentati a benzina Euro 0, quelli a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano Euro 0, 1, 2, – da lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30. Dal 1 ottobre 2019 il divieto di circolazione sarà esteso anche ai diesel Euro 4, a cui seguirà l’introduzione di altre regole, per arrivare poi al 2030, quando il divieto di circolazione sarà esteso a tutti i veicoli diesel.

La città lombarda si conferma all’avanguardia anche per quanto riguarda il TPL, dove ottiene la performace migliore tra le 14 città prese in considerazione dal rapporto (38%) e tra il 2017 e 2018 aumenta del 14%.

Buone nuove anche per quanto riguarda la mobilità ciclistica – con la costruzione di 218 km di piste ciclabili tra il 2006 e il 2017 – l’aumento delle aree pedonali e la sharing mobility in generale.

Tasto dolente per il capoluogo lombardo è il superamento delle concentrazioni di particolato PM10, superate per ben 79 giorni su 35 consentiti dalla normativa – in questo fa peggio solo di Torino, che registra 89 giorni.

Le presentazioni

Politiche di mobilità nella Città metropolitana di Milano” di Anna Donati (Kyoto Club)

Analisi sui dati della qualità dell’aria” di Francesco Petracchini (CNR-IIA)

Scenari di impatto della mobilità elettrica nelle città” di Patrizia Malgieri (TRT Trasporti e Territorio)

Misure per la regolamentazione del traffico a Milano Focus Area C e Area ” di Valentina Sevino (AMAT)

Mobike a MIlano” di Davide Lazzari (Mobike)