Dal 2022 l’auto elettrica sarà meno cara di quella a combustione
È quanto emerge dalla nuova ricerca del Bloomberg New Energy Finance (BNEF). Un approfondimento di QualEnergia.it
Una nuova ricerca realizzata da Bloomberg New Energy Finance (BNEF) giunge alla conclusione che già nel periodo tra 2020-2030 le auto 100% elettriche (BEV-Battery Electric Vehicle) diventeranno un’opzione meno costosa rispetto alle auto a benzina o diesel in gran parte del globo.
L’anno del “tipping point” individuato dal rapporto, cioè il momento in cui i costi complessivi di proprietà delle due tecnologie saranno confrontabili, è il 2022, anche senza incentivi per le auto elettriche.
Le stime di BNEF si basano sulla previsione di un prezzo del barile di petrolio che si dovrebbe attestare a breve intorno ai 50 dollari per poi raggiungere e probabilmente superare i 70 dollari entro il 2040. Secondo i ricercatori di BNEF, se invece il prezzo del petrolio dovesse scendere a 20 dollari al barile e permanere su questi valori, l’adozione di massa dei veicoli elettrici sarebbe solo rimandata a una data intorno al 2030 (tra 3 e 9 anni dopo l’anno del “tipping point”). Questo anche considerando l’incremento in efficienza dei motori delle auto a combustione interna (l’aumento medio della percorrenza per litro di benzina è stimato dai ricercatori di BNEF nel 3,5% l’anno).
Le stime delle vendite
Lo studio prevede che le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno i 41 milioni entro il 2040, rappresentando così una quota annua di mercato del 35% nel comparto dei veicoli leggeri. Questo valore sarebbe quasi 90 volte il valore delle vendite del 2015, anno in cui le vendite di auto elettriche ha raggiunto le 462.000 unità (+60% rispetto al 2014).
Nel 2040 le auto elettriche potrebbero rappresentare un terzo di tutte le auto in circolazione, per un consumo elettrico di circa 1.900 TWh al giorno, circa l’8% del consumo di elettricità nel 2015.
«Nei prossimi anni le auto a combustione interna rimarranno vantaggiose e, di conseguenza, non ci aspettiamo che le vendite di veicoli elettrici possano superare il5% del totale dei veicoli leggeri, tranne nei Paesi in cui i sussidi potranno fare la differenza – ha affermato Salim Morsy, senior analyst di BNEF -. Tuttavia, il confronto tra i costi è destinato a cambiare radicalmente verso la metà del decennio 2020-2030».
I costi delle batterie
Precedenti previsioni per le vendite dei veicoli si sono dimostrate troppo ottimistiche. Basti pensare a quando il Presidente Obama prevedeva un milione di auto elettriche in circolazione negli Stati Uniti entro il 2015: il totale a gennaio 2015 ammontava a meno di 300.000 veicoli. I ricercatori BNEF sottolineano che le previsioni fatte in precedenza erano basate su una quantità assai inferiore di quanto disponibile ora dei dati sulle vendite e sui costi effettivi delle batterie.
«Alla base di queste previsioni c’è il lavoro che abbiamo condotto sui prezzi delle batterie per le auto elettriche – ha dichiarato Colin McKerracher di Bloomberg New Energy Finance -. I costi delle batterie agli ioni di litio sono già scesi del 65% dal 2010, raggiungendo l’anno scorso i 350 $/kWh. Ci aspettiamo che i costi delle batterie delle auto elettriche andranno sotto i 120 $/kWh entro il 2030 per scendere ulteriormente grazie allo sviluppo di nuovi componenti chimici».
Il mercato attuale
A livello globale negli ultimi anni sono stati venduti complessivamente 1,3 milioni di veicoli elettrici e nel 2015 questo segmento di mercato ha rappresentato meno dell’1% delle vendite di veicoli leggeri. Inoltre, il mercato risulta ancora dipendente dagli incentivi statali, offerti ad esempio in Cina, Paesi Bassi e Norvegia.
In base al rapporto di BNEF, l’auto BEV più venduta dal 2009 è stata la Nissan Leaf(186.000 unità vendute) seguita dalla Tesla Model S (79.000 unità), mentre la prima generazione di veicoli BEV a lungo raggio e a prezzo medio verrà messa in commercio entro i prossimi 18 mesi con il lancio della Chevy Bolt e della Tesla Model 3.