Le osservazioni al Disegno di Legge di Bilancio 2020-2022 per il solo settore trasporti. Il documento.

La Manovra 2020 contiene alcune misure che agiscono sul fronte dei trasporti.  Il settore trasporti, come noto, rappresenta oggi il più grande problema climatico europeo, essendo il maggiore responsabile delle emissioni di CO2 relative ai settori non-ETS.
Preoccupanti i dati preliminari pubblicati lo scorso 29 Ottobre dall’Agenzia Ambientale Europea, che segnala che le emissioni di Co2 del settore trasporti continuano ad aumentare per il quinto anno consecutivo.
Tutte le misure relative al settore trasporti, devono tenere conto di tale situazione e della necessità urgente di attuare politiche coraggiose e decise tali da invertire il pericoloso trend di continua crescita che stiamo osservando. Le politiche fiscali, come noto, possono giocare un ruolo chiave in questo senso.
In linea generale si ritiene, che le misure proposte, seppur considerate positive, siano di per sé insufficienti ad invertire il trend e a mettere il settore trasporti sulla giusta rotta per la
decarbonizzazione.

Le associazioni firmatarie sono a commentare le misure proposte, proponendo eventuali formule migliorative ove opportuno, e si rimanda ad altra sede l’invio di proposte aggiuntive
e maggiormente esaustive. Così facendo si intende valorizzare il lavoro improntato dalla Commissione Bilancio e si spera di fornire alle varie Commissioni coinvolte, alcuni elementi utili per la valutazione della proposta.

Per il Green New Deal si ritiene opportuno che venga aggiunta la dizione “mobilità a emissioni zero” tra gli obiettivi in modo che le politiche/misure relative alla diminuzione di CO2 del settore possano essere incluse tra gli investimenti green ammessi all’uso del Fondo Green New Deal.

Sulla Green Mobility: declinare la norma sulla tipologia di veicoli interessati. Per i veicoli leggeri specificare che il 50% delle auto acquistate deve essere un auto a basse emissioni così come definito dal regolamento UE 631/2019. Per l’acquisto di bus urbani, specificare che il 50% dei bus acquistati deve essere elettrico puro. Quando si parla di ibridi, specificare sempre “ibridi plug-in”.

Riguardo all’Articolo 76 Disposizione in materia di accise e sul gasolio commerciale, Le misure previste sono positive e sono un primo segnale di riequilibrio da sostenere perché incoraggiano l’utilizzo di veicoli più puliti rispetto a quelli Euro 3 e 4.

E sull’Articolo 78 – Fringe benefit auto aziendali, proposte:
● Da correggere l’utilizzo errato della definizione di auto a basse emissioni:
la soglia è 50gr/km, (non 160 ) come da Regolamento UE 631/2019
● Differenziare le deduzioni fiscali sulle fasce di emissioni:
– 0 gr Co2/km 100% deduzione
– <50grCO2/km 70% deduzione
– 51-160grCO2 /km 40% deduzione
– >160grCO2/km 0% deduzione
– Sostituire sempre la parola Ibrido con Ibrido Plug-in.

Le osservazioni (pdf) di Kyoto Club, T&E, Legambiente e Cittadini per l’aria.