Il Rapporto sulla Mobilità Globale lancia l’allarme: i trasporti contribuiscono all’inquinamento globale, e la mobilità sostenibile è una chimera.

Il Global Mobility Report 2017 (GMR) curato dalla Sustainable Mobility for All (SuM4All), un’ iniziativa che ha visto impegnate 50 organizzazioni tra cui la Banca Mondiale, è il primo tentativo di portare avanti un’analisi globale circa le prestazioni del settore dei trasporti, e di indagare quanto queste siano in linea con il principio della mobilità sostenibile e con lo spirito dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile dell’Onu.

L’indagine si estende a tutti i possibili mezzi di trasporto, tra cui la strada, l’aria, l’acqua e la ferrovia e valuta i progressi compiuti verso quattro macro obiettivi: accesso universale, efficienza, sicurezza e mobilità verde.

Il quadro che emerge dal Rapporto sulla Mobilità Globale lascia poche speranze: costi alti per servizi scadenti, ampie fasce della popolazione mondiale, sopratutto nelle zone rurali, totalmente sconnesse e scollegate al sistema di trasporto pubblico e privato, grande incidenza della mortalità per quanto riguarda il trasporto su strada. C’è poi la grave questione legata all’inquinamento: stando allo studio, il settore dei trasporti è quello che a livello globale contribuisce maggiormente al consumo di energia (intorno al 40%), mentre nei singoli Paesi si attesta al secondo posto.

Secondo le previsioni, le emissioni fossili legate al sistema dei trasporti, dovrebbero salire al 40% tra il 2013 e il 2040. Il settore nel 2012 ha contribuito al 23% del totale delle emissioni globali di gas a effetto serra legate all’energia e al 18% di tutte le emissioni legate all’attività antropica.

Per una mobilità veramente sostenibile,il rapporto individua quattro strade da percorrere, con obiettivi tra il 2030 e il 2050: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento al cambiamento climatico, inquinamento atmosferico e inquinamento acustico.

Il rapporto sposa i principi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU, e secondo i ricercatori di SuM4All e la Banca Mondiale, una mobilità davvero sostenibile può contribuire al raggiungimento di buona parte dei suoi 17 macro-obiettivi, dall’assistenza sanitaria alla riduzione delle emissioni, dall’accesso all’educazione all’occupazione femminile, fino alla sicurezza alimentare.

Le raccomandazioni prevedono che, entro il 2030, vengano fatti progressi tali nei controlli sulle emissioni da ridurre l’inquinamento atmosferico dei veicoli leggeri e pesanti di circa il 70% rispetto al 2010.

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