L’articolo a cura di Anna Donati, GdL “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, sul num. 4/2016 della rivista bimestrale QualEnergia.

Dal 2010 al 2015 i contributi pubblici per il trasporto locale sono passati da 6,2 a 4,8 miliardi di €. Il trasporto ferroviario è stato tagliato del 6,5%, ma il numero di pendolari aumenta. E aumentano anche gli incidenti dovuti all’obsolescenza delle strutture ferroviarie. Cosa fa il Governo?

Il gravissimo incidente ferroviario in Puglia, tra Andria e Corato, che ha fatto 23 vittime e 50 feriti, ha messo in evidenza l‘importanza del trasporto locale ferroviario per i 4,3 milioni di pendolari che ne usufruiscono quotidianamente ma anche la sua arretratezza.

Parliamo di 2,8 milioni che usufruiscono dei servizi di Trenitalia e di 1,5 milione che utilizza le ferrovie locali regionali che hanno servizi inadeguati perché quasi ovunque la cura del ferro si è fermata, pur essendo cresciuti i pendolari.

Questo grave incidente ha fatto ancora più scalpore perché i treni sono un sistema di trasporto sicuro per eccellenza. Ma perché si mantenga questo prezioso primato e l’offerta possa crescere in sicurezza servono investimenti, raddoppiamenti dei binari dove la frequenza elevata lo richiede, nuovi treni, nuove tecnologie di comando e controllo e un’adeguata e costante formazione del personale.

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(Photo credit: Umbria24.it)