Delrio e Franceschini firmano i protocolli di intesa con otto Regioni.

Sono stati firmati oggi dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dai rappresentanti delle Regioni coinvolte, i tre protocolli d’intesa per la progettazione e la realizzazione delle prime ciclovie turistiche nazionali previste dalla Stabilità 2016. I fondi stanziati per il settore si attestano a 91 milioni di euro per il trienno 2016-2018.

I protocolli d’intesa, concordati in questi mesi con otto Regioni (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Basilicata e Puglia) danno il via al percorso amministrativo dei prossimi mesi di Ministeri e Regioni per la progettazione e la realizzazione delle opere.

Come hanno sostenuto Delrio e Franceschini, si riconosce finalmente alle ciclovie turistiche la valenza di infrastrutture nella pianificazione nazionale del Ministero nell’ambito delle politiche di mobilità sostenibile e interconnessa. Il sistema rappresenterà per i prossimi anni in Italia – in vista di una crescita dei flussi turistici – uno strumento fondamentale per sviluppare un modello di sviluppo sostenibile e diffuso per il nostro Paese.

I tre protocolli d’intesa riguardano la progettazione e la realizzazione della “Ciclovia Ven-To” da Venezia (VE) a Torino (TO), della “Ciclovia del Sole” da Verona (VR) a Firenze (FI) e della “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese” da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE). Ai tre progetti -già siglati e inseriti nella legge di Stabilità 2016, art 1, comma 640 – si aggiunge quello del Grab – Grande raccordo anulare delle biciclette, sul cui protocollo d’intesa Mit e Mibact stanno lavorando con il Comune di Roma. I protocolli concordati da Mit, Mibact e Regioni prevedono che queste vie di comunicazione siano riservate esclusivamente per viaggi non motorizzati, sviluppati in modo integrato, con l’intento di salvaguardare sia l’ambiente sia la qualità della vita del territorio circostante.

La rete delle ciclovie turistiche nazionali, oltre a inserirsi in una politica per la mobilità sostenibile e dolce e promuovere in generale l’uso della bicicletta (che in Italia si attesta solo al 3,8%), nasce per contribuire a sviluppare il cicloturismo in Italia e ridurre in questo modo il gap rispetto agli altri Paesi europei.

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(Photo Credit: Partitodemocratico.it)