Il futuro passa anche dalla mobilità sostenibile.

Il Piano Energetico della regione Emilia-Romagna intende attuare delle politiche di mobilità importanti. Tra i vari obiettivi ci sarebbero quelli di favorire il trasporto pubblico locale e creare delle forme alternative di alimentazione per i mezzi ma anche tentare di ridurre il ricorso all’auto in modo da utilizzare percorsi ecosostenibili.

Da sempre l’Emilia- Romagna è stata attenta alle politiche ecologiche e ambientali ed il piano per la regione dimostra che il futuro della regione passa anche dalla mobilità sostenibile.
Anche se il consumo petrolifero è fermo al 94% e lascia il restante 6% alle energie efficienti, l’Emilia Romagna risulta intenzionata a compiere un passo importante per il proprio futuro. La regione ha confermato che i propri cittadini, circa il 65%, per spostarsi, utilizzano principalmente l’automobile, favorendo così l’aumento di sostanze inquinanti, a fronte del margine di un 9% di cittadini che utilizzano, ad esempio, la mobilità ciclabile. Una percentuale molto alta che implica una razionalizzazione dei trasporti utilizzati.
Infatti, gli stessi trasporti e la mobilità sono delle tematiche fondamentali trattate nel convegno “Il futuro della mobilità”, al quale hanno partecipato l’assessore regionale Palma Costi (Attività produttive e Piano energetico) e l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Raffaele Donini (Trasporti e mobilità).

Raffaele Donini, ha affermato che il lavoro della regione per promuovere al meglio la mobilità sostenibile è sempre più importante e significativo per il futuro: “Dai dati che abbiamo la mobilità sostenibile nel suo complesso è ancora minoritaria, per questo dobbiamo promuovere i piani urbani per la mobilità sostenibile, agganciarci ai finanziamenti europei per promuovere anche la mobilità elettrica e soprattutto, se pensiamo che la maggioranza degli spostamenti di cittadini dell’Emilia-Romagna avviene entro i 10 km, dobbiamo incrementare il trasporto pubblico locale, anche ferroviario, che deve diventare sempre più competitivo. Una sfida importante che coglieremo anche nel prossimo Prit 2025 con interventi concreti”. Bisogna, dunque, attuare una riforma del Tpl che consenta un incremento del trasporto pubblico, almeno del 10% dei passeggeri.

L’assessore regionale Costi, ha infatti affermato che: “Questi numeri impongono di rendere più sostenibile il settore della mobilità, favorendo il più possibile forme alternative di trasporto a basse emissioni. Gli interventi previsti, sostenuti in gran parte dai fondi europei, in particolare il Por Fesr nello specifico asse per la promozione della low carbon economy, prevedono prioritariamente la diffusione di veicoli a basse emissioni con l’obiettivo del miglioramento della qualità dell’aria”. Dunque le idee per una migliore mobilità sostenibile dell’Emilia-Romagna sono molte e nel futuro prossimo dovrebbero essere incanalate in politiche di sostenibilità importanti.

Oltre all’incremento del trasporto pubblico locale, altre mete importanti da raggiungere riguarderebbero la riduzione delle emissioni atmosferiche legate alle trasformazioni energetiche per le emissioni dei gas climalteranti e per gli inquinanti (Pm10, NOx e COV); ovvero, si tratterebbe di potenziare di circa l’8% il parco veicolare del Tpl (oggi di poco superiore alle 1000 unità) utilizzabile solo per traffico di servizio pubblico nell’ambito delle aree urbane.

Inoltre, negli ultimi anni, c’è stato un incremento del Pm10, causato dal traffico su strada, dal riscaldamento civile, dai trasporti non stradali e dall’industria. I veicoli elettrici nel 2014 risultavano essere solo 1248 a fronte di un’immatricolazione di 2.740.922 automobili del 2012; un incremento dell’auto elettrica che risulta minimo e che, invece, dovrebbe garantire un futuro più sostenibile.

(Photo Credit: Ambiente.regione.emilia-romagna.it)