Una ricerca ANCI evidenzia la crescita negli ultimi dieci anni della mobilità dolce nelle città metropolitane.

Dal 2001 al 2011 gli italiani che nelle città metropolitane usano la bicicletta o preferiscono camminare a piedi per recarsi a scuola o al lavoro sono aumentanti del 12,7%. È questo uno dei dati più rilevanti della ricerca “Gli stili di mobilità degli italiani: il percorso (lento) verso la sostenibilità”, presentata in questi giorni dall’area Studi dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).

Lo studio ha confrontato dati Istat e dati Isfort relativi alle modalità di spostamento quotidiane di oltre 1,7 milioni di pendolari e ha rilevato i cambiamenti – lievi ma progressivi – degli ultimi dieci anni in fatto di mobilità dolce urbana.

Sono solo il 31% gli italiani che scelgono oggi di abbandonare l’auto privata per forme di mobilità più sostenibile, ma il cammino verso la green mobility conta di accelerarsi progressivamente in futuro. Ne è un esempio virtuoso la città di Firenze, che in dieci anni ha aumentato la sua popolazione bike friendly del 45%, staccando Bologna (+32%) e Torino (+17%).

Accanto alla lenta ma graduale crescita della mobilità dolce si sta assistendo in questi ultimi anni anche all’aumento delle ciclabili: dai 700 chilometri di piste nel 2008 si è passati a quasi mille nel 2014 con Roma, Torino e Milano sul podio per la maggior crescita del chilometraggio. Per non parlare della crescente attenzione alla vivibilità dei centri storici sviluppata nell’estensione delle zone pedonali: al primo posto Venezia con 132,3 ettari sull’area urbana; segue Milano (53 ettari), Roma (48,4) e Torino (45,2), che condivide la posizione con Napoli, la migliore nel Mezzogiorno.

(Photo Credit: Travellikealocal.org)