“Bisogna ridurre il numero di auto in circolazione e ferme in strada” quindi “non è assurdo fare pagare la sosta della seconda auto ai residenti”. Lo dice Anna Donati, ex assessore alla Mobilità di Bologna e coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile di Kyoto Club, ai microfoni di Radio Città del Capo.

Il Piano Unico della Mobilità sostenibile (PUMS) è il documento programmatico che la Città Metropolitana e il Comune di Bologna stanno elaborando per la definizione delle linee strategiche della mobilità bolognese da qui a 12 anni. Il documento, in fase di elaborazione, hanno mandato su tutte le furie i commercianti. A preoccupare la categoria sono gli ampliamenti previsti delle ZTL e T-Days e l’introduzione della sosta a pagamento per la seconda auto dei residenti.

Anna Donati, esperta di mobilità sostenibile, responsabile del Gruppo “Mobilità Sosotenibile” di Kyoto Club ed ex assessore alla Mobilità di Bologna, ai microfoni di Radio Città del Capo ha dichiarato che la proposta non è così assurda. “Direi che in qestoi quadro Bologna è un’anomalia: diverse città hanno delle tariffe e degli abbonamenti per le soste, oppure nel prezzo della ZTL è incluso il prezzo della sosta. Stiamo parlando di uno spazio pubblico che è di tutti, e quando uno lo occupa con la propria auto tende a diventare uno spazio privatisctico. Le politiche di governo della città hanno bisogno anche di politiche di regolazione della sosta” ha affermato Donati.