Diverse associazioni per la mobilità sostenibile hanno lanciato una campagna per la sicurezza stradale. Firma anche tu la petizione!

3.383 morti e 17.000 feriti gravi, in Europa 25.300 morti e 135.000 feriti gravi e nel mondo 1.350.000 vittime. Sono i numeri della violenza stradale, che ogni anno miete sempre più vittime. Non solo le utenze vulnerabili (pedoni, ciclisti, disabili, bambini, anziani) pagano un prezzo altissimo a causa di un sistema di mobilità violento e costoso, ma a farne le spese sono anche gli stessi automobilisti e motociclisti. Nel 2017, nel nostro Paese, oltre a 43 bambini uccisi, 600 pedoni e 274 ciclisti, ben 1.464 automobilisti e 735 motociclisti sono rimasti vittime di schianti stradali.

La causa questo sanguinoso tributo, e l’elemento che ne determina la gravità e la velocità stradale. Una strage che non è però inevitabile, e che si può affrontare semplicemente connettendo i sistemi di navigazione satellitare e l’apparato elettronico di controllo del motore, cioè due dispositivi ormai installati su tutti i nuovi veicoli, è possibile fare in modo che l’automobile rispetti automaticamente i limiti di velocità in vigore sulle strade.

Questo dispositivo esiste da tempo e si chiama ISA (Intelligent Speed Adaptation): esso è stato a più riprese e positivamente valutato in diversi studi e ricerche internazionali, ma la sua introduzione, per quanto sempre raccomandata, si è scontrata sino a oggi con una mai esplicitata e motivata ma evidentemente ben efficace opposizione. ISA rispetta e fa rispettare il Codice della strada. Lo strumento tecnologico esiste e può essere montato entro pochi mesi su tutti i veicoli vecchi e nuovi. La velocità e l’unico elemento che determina la gravità e la lesività delle collisioni stradali (effetto quadratico della velocità).

Per questo 12 associazioni ambientaliste e per la mobilità sostenibile con sede in Italia, tra cui Kyoto Club, hanno promosso una petizione online con l’invito alle Organizzazioni europee ed extra europee di sottoscriverla e di far altrettanto nei loro Paesi. Nel testo si chiede fortemente al Governo e al Parlamento –  dopo che anche l’Europa ha dichiarato la necessità di questa norma – di fare il loro dovere e introdurre subito ISA nel Codice della strada.

Firma la petizione su Change.org