Da una ricerca Ford emerge che i cittadini europei sono molto più predisposti alla condivisione di beni e servizi.

I cittadini europei sono pronti a condividere auto, casa, telefono e perfino animali domestici. Sono questi i risultati di una ricerca condotta da Ford Motor Company sulla predisposizione dei cittadini europei rispetto alla sharing economy e alla condivisione di auto, beni e servizi attraverso forme e piattaforme innovative.

Lo studio è stato presentato da Will Farrelly, responsabile User Experience Innovation del programma Ford Smart Mobility, alla OuiShare Fest di Parigi, il più grande evento mondiale sulla sharing economy e sugli ecosistemi emergenti della mobilità.

La ricerca è stata divulgata nell’ambito del Ford Smart Mobility Plan, la strategia dell’Ovale Blu sviluppata per affiancare al proprio ruolo di costruttore d’auto quello di provider di soluzioni di mobilità alternativa e trasformare l’esperienza di trasporto del domani grazie alle tecnologie di connettività, all’analisi degli scenari di mobilità e alle tecnologie “big data”.

L’indagine, condotta su un campione di 10.000 cittadini europei, ha svelato che il 55% degli intervistati concederebbe ad altri l’utilizzo della propria auto a fronte di una commissione, il 44% metterebbe a disposizione la propria abitazione, il 31% il telefono e il 17% perfino il cane. Lo studio ha evidenziato, inoltre, che il 76% degli intervistati utilizzerebbe un servizio di ride-sharing (la condivisione di passaggi in auto),  il 73% si avvarrebbe di un servizio di parcheggio condiviso, mentre il 72% si rivolgerebbe a soluzioni di car-sharing a integrazione della propria mobilità personale.

Come ha sottolineato Farrelly, nel campo della mobilità la condivisione è in grado di offrire soluzioni alternative accessibili, che si tratti di car-sharing,  ride-sharing o  anche del trasporto di merci. Otre all’aspetto economico, gli effetti possono essere molto vantaggiosi anche sul fronte della riduzione del traffico e delle congestioni.

Da un confronto tra i Paesi coinvolti nella ricerca, emerge che i cittadini italiani sono secondi in Europa per disponibilità a condividere l’auto personale (58%), preceduti solo dagli spagnoli (61%). Il terzo gradino del podio è occupato dai francesi  (56%), seguiti  dagli inglesi (50%), mentre i meno predisposti al car-sharing sono i cittadini tedeschi (48%).

L’analisi evidenzia anche che in fatto di ridesharing, gli italiani sono secondi solo ai francesi con una percentuale dell’86% rispetto all’87% di questi ultimi. A seguire Germania (82%), Spagna (80%) e Regno Unito (58%).

Il mercato globale della sharing economy vale oggi 13 miliardi di euro e si stima una crescita che potrà portare tale settore alla soglia dei 300 miliardi entro il 2025. Nello stesso periodo, il solo car-sharing crescerà, secondo le stime, del 23%.

 (Photo Credit: Techeconomy.it)