Il 3 luglio, il Consiglio Comunale della città romagnola ha approvato a larga maggioranza il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums).

Muoversi meglio per vivere meglio: si può sintetizzare così l’ambizione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Ravenna, adottato in Consiglio Comunale martedì 3 luglio, che delinea le strategie, da tradurre gradualmente in azioni, necessarie a rispettare anche il dettato del Piano aria integrato regionale.

A muoversi meglio dovranno essere i cittadini, intesi come protagonisti di cambiamenti indispensabili per una buona qualità della vita e dell’ambiente, e l’amministrazione comunale, che dovrà rendere ‘facile’ mettere in atto le necessarie buone pratiche.

Il piano strategico prevede investimenti per circa 44 milioni di euro, da ripartirsi su dieci anni: approssimativamente un terzo verranno impiegati in interventi infrastrutturali, un quarto in interventi di cliclabilità, un decimo in interventi relativi alla sosta e alla sicurezza stradale e a seguire altre azioni.

Già oggi, grazie al processo di redazione del Pums, il Comune ha ottenuto dal ministero dell’Ambiente un finanziamento di 500mila euro per la realizzazione di progetti di mobilità sostenibile e 30mila euro di risorse regionali per la realizzazione del Piano. Altri fondi sono in arrivo dall’Europa: 417 mila si otterranno complessivamente per i progetti europei Locations ed InnovaSump – Interreg MED ed Interreg EUROPE – entrambi cofinanziati dai Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale ed infine ulteriori 662mila da fondi europei si otterranno solo in caso di approvazione definitiva del Piano.

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è uno strumento di programmazione di lungo termine destinato a promuovere una mobilità efficiente e conseguire obiettivi legati alla tutela del patrimonio storico, culturale, ambientale e della qualità della vita dei cittadini.

Obiettivo cardine del Piano è quello di fornire un set di azioni riguardanti il futuro della mobilità sostenibile ed in particolare del trasporto pubblico locale, la crescita dei mezzi in condivisione, l’aumento della rete ciclabile e pedonale, l’ampliamento delle zone interdette al transito dei veicoli, le misure per ottimizzare la regolamentazione del carico e scarico delle merci nel centro storico.