Tre settimane fa una delegazione è partita da Napoli alla scoperta della bicicletta in Olanda. La delegazione ufficiale era composta dal Comune di Napoli – assessore Alessandra Clemente (innovazione e politiche giovanili), l’Amministratore della Azienda di Trasporto ANM ing. Ramaglia e dal Coordinatore della Consulta comunale per la mobilità ciclabile, che poi sarei io – con la partecipazione dei rappresentanti delle maggiori associazioni ciclistiche cittadine: Napoli Bike Festival, Cleanap, Fiab Cicloverdi e Biketour Napoli.
Si è trattato di un viaggio di studio in Olanda su invito dell’Ambasciata Olandese e della “Dutch Cycling Embassy” (fondazione non governativa che promuove l’uso della bicicletta nel mondo). Perché anche Napoli ha scoperto la bicicletta, la voglia di fare è tanta ed i progetti da realizzare ancora di più.
Dal 17 al 20 gennaio, si sono avuti una serie di incontri con esponenti delle Amministrazioni comunali di Delft, de L’Aia, di Amsterdam e di Nijmegen nel corso dei quali sono state illustrate le politiche e le realizzazioni di queste città e in generale dell’Olanda, per favorire e incrementare la mobilità ciclistica. Una realtà in cui si punta davvero alla mobilità sostenibile e in un paese in cui per 18 milioni di abitanti si contano circa 20 milioni di bici.
Inoltre, con la collaborazione di associazioni locali (Fietsersbond, Fietsdiensten.nl, Lola Bikes & Coffee, Loendersloot Groep, Callock.com) la delegazione napoletana ha effettuato una serie di visite (in bici e con temperature di meno sei gradi!) a strutture multifunzionali dedicate alla bici con spazi utilizzati per ciclofficina, caffè e punti di ristoro, biblioteche, tutti luoghi assai diffusi in molte città. Questi luoghi rappresentano veri e propri poli di aggregazione giovanile, configurandosi anche come valide opportunità lavorative per moltissimi giovani coinvolti.
Negli incontri ci è stato raccontato dell’evoluzione verso un modello di mobilità sostenibile negli ultimi quarant’anni, sulla spinta delle proteste degli anni 70 contro la mortalità di incidenti in cui erano coinvolti bambini – che arrivarono a circa 400 morti ogni anno contro circa una decina di oggi – a seguito delle politiche per la sicurezza e la bicicletta, che sono state adottate con determinazione e continuità. Come dire che la situazione attuale in Olanda che tutti invidiamo in Italia è nata da impegno costante e politiche coerenti portate avanti da decenni.
Ci hanno presentato le tabelle con i finanziamenti ad hoc per la mobilità ciclabile con soluzioni tecniche differenziate: piste, itinerari ciclopedonali, zone 30 e strade residenziali ad uso prevalente per le bici, con l’opportunità per la sosta dei soli residenti. Individuando di volta in volta la soluzione più appropriata a promuovere la sicurezza, la condivisione della strada e la mobilità ciclistica.
Ci sono state illustrate le esperienze della rete ciclabile di Delft, di Nijmegen e de L’Aia, con i tracciati, le intersezioni, i materiali utilizzati, l’inserimento nelle città, gli spazi di sosta per le biciclette, come parte integrante dei progetti nei luoghi urbani.
Grande attenzione viene dedicata in Olanda per i sistemi di interscambio, i parcheggi coperti gratis per migliaia di bici nelle stazioni ferroviarie, perché è essenziale che la bici sia sicura e custodita per favorirne l’uso e la diffusione.
Ci hanno illustrato anche le campagne specifiche per promuovere l’uso delle biciclette per gli studenti, che utilizzano oggi le due ruote in modo prevalente, con grande attenzione al messaggio, all’innovazione, alle piste ciclabili verso le scuole e gli spazi di sosta custoditi e non negli spazi scolastici e nelle aree adiacenti. Campagne che sono un vero investimento per il futuro della bicicletta in Olanda rivolto ai più giovani.
Infine una curiosità che ci è stata presentata: le tre tappe del giro d’Italia 2016 che si svolgeranno in Olanda. Infatti dal 6 maggio 2016 le prime tre tappe partiranno proprio da Apeldoorrn nei paesi Bassi per il via al giro d’Italia, che poi si trasferirà a Catanzaro per la partenza delle tappe italiane. Anche questa per loro è una occasione ed un modo per far conoscere al mondo lo spazio e l’uso diffuso della bicicletta in Olanda.
I risultati di questa positiva esperienza di confronto con una realtà come quella olandese, nella quale la mobilità ciclistica è una componente essenziale del sistema di trasporto, potranno sicuramente contribuire a consolidare le scelte dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco de Magistris verso un modello di mobilità “non autocentrico” per Napoli.
Il lavoro da fare è tanto ma l’entusiasmo e la determinazione non mancano di certo, come dimostra il lungomare ciclopedonale di Napoli. Una pedalata da non perdere!