Riduzione dell’inquinamento urbano e nuovi posti di lavoro. Sono i benefici della Tranvia di Saragozza, una punta di diamante della mobilità sostenibile in Europa. L’articolo di Arpat news.

Il progetto della tranvia di Saragozza ha origine nel Piano di mobilità sostenibile del Comune, il cui obiettivo è quello di soddisfare tutte le esigenze di trasporto in città, nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio urbano e del patrimonio culturale.

La tranvia, costruita fra il 2009 e il 2013, oltre a ridurre il traffico urbano, e quindi contribuire ad un minor inquinamento atmosferico, ha portato nuovi posti di lavoro e condotto alla ristrutturazione delle infrastrutture della città.

I dati dell’Università hanno dimostrato che la rete dei tram di Saragozza ha portato alla riduzione di 482 tonnellate di NOX, 293 de CO2 e di 17 tonnellate di PM10 all’anno e per questo il progetto si è aggiudicato il Global Light Rail Awards 2016 come migliore iniziativa per l’ambiente e la sostenibilità.

In ragione di questi ottimi risultati, l’amministrazione ha quindi deciso di promuovere attivamente questo mezzo di trasporto organizzando, negli anni, visite regolari agli impianti e ai depositi con delegazioni provenienti da più di 200 città di oltre 60 paesi, tra cui l’Italia.Linea 1 tranvia Saragozza

Con i suoi 12,8 km, la Linea 1 della tranvia attraversa la città dalla sua estremità meridionale fino a nord, passando per il centro e collegando quartieri popolari, come Romareda e Actur, o giovani distretti come Valdespartera e il Parco Goya, avendo inoltre il pregio di collegare tutto il campus universitario.

Uno dei fiori all’occhiello della tranvia è il sistema dinamico di priorità del traffico. Sviluppato da tecnici del Municipio, consente alle unità di circolare senza bisogno di fermarsi agli incroci; ciò è possibile grazie ad una tecnologia di segnali che rileva il passaggio del tram in modo da riorganizzare istantaneamente le fasi semaforiche, dando accesso libero al tram, quando possibile.

Questa tecnologia, applicata a tutta la Linea, compreso il centro, dove il numero di incroci è maggiore, avvantaggia di non poco l’utenza che ha modo di conoscere esattamente il tempo di percorrenza, indipendentemente dallo stato del traffico.

Il modello di tram utilizzato, l’Urbos 3, prodotto a Saragozza, utilizza una tecnologia di ultima generazione e il design proviene dalla scuola di Fabrizio Giugiario, responsabile di diversi modelli di Ferrari e Maserati.

Il tram è dotato del sistema RCA (Rapid Charge Accumulator) che, utilizzando dei supercondensatori posti nella parte superiore delle carrozze, consente il recupero dell’energia di frenatura, portando ad un risparmio del 35% di elettricità. Allo stesso modo, questi accumulatori sono ricaricati nelle fermate del tram senza cavi aerei, il che consente al tram di percorrere senza essere collegati 2 km attraverso il centro urbano. Attualmente questa è la tratta senza cavi più lunga di tutta la Spagna

La tranvia ha portato con sé un anche nuovo concetto urbano di spazio che ha saputo rivitalizzare il centro eliminando il traffico veicolare e ampliando gli spazi dedicati ai pedoni: questo il senso infatti della passeggiata progettata dall’architetto Iñaki Alday, responsabile di altri progetti come il Parco acquatico, che si snoda per 1,8 km facendo diventare il centro punto d’incontro per la cittadinanza e per i turisti.

Vi è stato inoltre un nuovo impegno verso l’ambiente, infatti sono state installate lungo la piattaforma diverse sezioni di “tappeto verde” di erba naturale adatta ai climi secchi, la cui irrigazione viene assicurata da un sistema di gocciolamento, per un totale di 42.000 m2.

Durante lo svolgimento dei lavori è stata rinnovata la vegetazione urbana con 1076 nuovi alberi; si è cercato di abbattere solo quelli strettamente necessari alla circolazione del tram e, anzi, il piano originale è stato modificato per preservare il gelso centenario all’ingresso del Parque Grande.

Le 46 nuove pensiline sono un esempio di arredo urbano moderno: le colonne della struttura sono in vetro doppio laminato ed emettono luce bianca sui quattro lati: servono così non solo per illuminare l’interno della calotta, ma anche come punti luce aggiuntivi per le strade di notte.

Il tetto, laccato in nero, di dimensioni di 15,40 m di larghezza per 2,80 m larghezza, è ricoperto di sedum, una specie vegetale che si caratterizza per la facile manutenzione, che assorbe le radiazioni solari e rinfresca l’ambiente nei giorni più caldi.

distributori dei biglietti includono i testi Braille e lo schermo ha una modalità di contrasto speciale per le persone con visione ridotta. In ogni pensilina sono state collocate almeno 3 telecamere di sicurezza collegate alla Stazione di controllo centrale, che registrano eventuali incidenti.

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