La proposta di un “Manifesto per la Città futura” che il Consiglio Nazionale della Green Economy presenterà a Ecomondo.

Inutile nasconderselo, la sfida della sostenibilità non si gioca tanto nelle industrie o nei campi, quanto nelle città.

I centri urbani ospitano, infatti, ormai la metà della popolazione umana, che produce lì l’80% del Pil mondiale e che per vivere in quegli agglomerati di asfalto e cemento assorbe dall’esterno tutte le risorse di cui ha bisogno, acqua, cibo, energia, materie prime, riversandovi poi all’esterno i propri rifiuti: il 70% dell’inquinamento arriva dalle città.

Pensare di rendere sostenibile l’impronta dell’umanità sulla Terra, senza risolvere il problema di quel gigantesco «parassita» del pianeta che sono le città, è pura utopia.

Per questo il Consiglio Nazionale della Green Economy, una organizzazione composto da 66 imprese rappresentative della green economy in Italia, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha incaricato gli Stati Generali della Green Economy (la sua “sezione progettuale”) di elaborare un Manifesto per la Città futura, cioè la proposizione di linee guida da seguire per riconvertire alla sostenibilità i nostri centri urbani.

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