L’editoriale di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, sul portale QualEnergia.it.

Sono tre le componenti che determinano l’evoluzione globale delle emissioni climalteranti: l’opinione pubblica, le “disruptive” technologies e il ruolo delle istituzioni.

L’attenzione dei cittadini varia da paese a paese, ma le informazioni che arrivano dalla comunità scientifica e gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici determinano, al netto dei tentativi di confusione negazionista, una crescente spinta verso politiche più incisive.

Le soluzioni dirompenti, dal fotovoltaico agli accumuli, dall’eolico ai Led, continuano a macinare record e a spiazzare le tecnologie dominanti. La tendenza a prestazioni sempre migliori e a forti riduzioni dei prezzi rappresenta una formidabile carta che tiene comunque aperta la strada della rivoluzione climatica.

Sul fronte politico, dopo il momento magico registratosi alla COP21, la fase attuale è invece molto delicata. Un esempio viene dalla netta presa di posizione del nuovo presidente delle Filippine, il populista Rodrigo Duterte, che si è chiaramente smarcato dall’Accordo sul Clima siglato a Parigi.

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(Photo Credit: Greenstyle.it)