L’esperienza di Milano, e l’impegno di AMAT, per una mobilità sostenibile. Muoversi in città ha intervistato Maria Berrini, CEO AMAT srl.

In quale contesto l’amministrazione di Milano ha avanzato le proprie politiche di rigenerazione urbana e mobilità sostenibile? La crisi finanziaria degli ultimi anni ha rallentano tale processo verso una nuova concezione delle città e verso città resilienti? In particolare, la crisi ha rallentato o accelerato percorsi di mobilità nuova e sostenibile a Milano?

Il contesto è stato fortemente caratterizzato dal cambio di direzione politica, dato che dopo molti anni di guida del centro destra, Milano nel 2011 ha eletto un sindaco di centro sinistra (Pisapia) sull’onda di una grande partecipazione civica. Nello stesso mese dell’elezione si è  tenuto anche un referendum locale, di carattere ambientale, che ha ulteriormente indirizzato in tal senso i primi passi della nuova amministrazione.

Nel 2014 la città è stata fortemente impegnata a preparare l’evento di EXPO 2015, poi svoltosi con successo, e anche questa dinamica ha costituito un acceleratore.

La crisi ha in realtà contribuito a ridurre la pressione del traffico e ad incentivare comportamenti di maggiore sostenibilità nel modo di muoversi.

Area C con il pedaggio a Milano a cui Amat ha lavorato intensamente per la sua attuazione. Risultati? Difficolta? Quale prospettiva?

Sono state incontrate molte difficoltà nella fase di definizione delle regole (contestazioni, battaglie legali), ma l’attuazione è stata semplice in quanto l’infrastruttura era già stata sperimentata con il precedente sistema di pedaggio, mirato ai soli veicoli più inquinanti (Ecopass). Risultati come da stime AMAT: riduzione quasi del 30%  del traffico e di conseguenza migliore qualità urbana (meno incidenti, rumore ed emissione inquinanti; più spazio per altri modi di muoversi, minore congestione).

Quest’anno le regole sono state ulteriormente affinate, allargando il divieto assoluto di accesso ai mezzi diesel 3 e 4 e lasciando la gratuità ai soli mezzi ibridi e elettrici.

Il PUMS conferma l’AREA C come strategia,  non valuta positivamente l’allargamento, se non dopo che siano state attuate le altre strategie di contenimento del traffico e rafforzamento del TPL a scala più vasta. Il PUMS indica, invece, come prioritaria l’attuazione della LEZ, un cordone di controllo con telecamere intorno a tutto il centro abitato (circa 185 varchi) con il quale non sarà applicato un pedaggio, ma un progressivo divieto/controllo/sanzionamento per i veicoli più inquinanti.

Quali caratteristiche ha il Pums di Milano redatto da Amat? È innovativo? La VAS e il processo di partecipazione hanno funzionato? Quando verrà approvato dalla nuova giunta Sala? Per la città metropolitana come procede la pianificazione strategica per la mobilita?

A noi è parso di aver introdotto molte innovazioni nel processo di pianificazione, orientando in modo forte il sistema degli obiettivi verso la sostenibilità.  E promuovendo in modo particolarmente forte  tutte le strategie rivolte alla mobilità alternativa all’auto.

La VAS e la partecipazione sono stati condotti in modo estensivo e hanno intrecciato anche l’Analisi Costi Benefici. Il PUMS ha, infatti, superato la procedura di VAS già un anno fa, ma  ha avuto purtroppo uno stop dovuto al cambio di Giunta Comunale, che ha dovuto adottarlo nuovamente.

Ora è al vaglio del Consiglio Comunale e speriamo di chiudere, entro qualche mese, con l’approvazione.  La Città metropolitana si è dotata di propri strumenti di pianificazione territoriale e strategica. Il PUMS di Milano ha però dato un contributo di analisi e di definizione strategiche di cui contiamo che la Città metropolitana potrà giovarsi. Inoltre, la recente istituzione dell’Agenzia di bacino TPL (Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia) darà vita ad un percorso importante di  pianificazione del servizio a quella scala.

E riguardo alla logistica delle merci? Che idee avete proposto? E cosa è stato fatto concretamente finora?

La logistica delle merci è entrata a far parte delle strategie del PUMS con un capitolo dedicato. AMAT nel 2014 ha realizzato un’indagine che ha permesso di inquadrare il tema dal punto di vista delle quantità in gioco e delle sue caratteristiche, in forte evoluzione.

La strategia del PUMS affida agli operatori privati il compito di essere protagonisti delle innovazioni, e al Comune il compito di orientare e regolare, con divieti, disincentivi ed incentivi, le dinamiche della logistica allo scopo di orientarle verso soluzioni Green e Smart.

Il Sistema degli accessi al centro urbano è mirato a limitare o disincentivare l’accesso dei mezzi più ingombranti e inquinanti nel centro storico (Cerchia Navigli) e nella area più ampia governata dalla Congestion Charge (Cerchia dei Bastioni) o a limitarne la circolazione nelle aree di picco.

La diffusione di mezzi puliti (elettrici e ibridi) o cargo Bike è  sostenuta con regole favorevoli, e altre forme di promozione.

In via di sviluppo due progetti dedicati: lo Smart parking per dotare di sensori gli stalli di carico e scarico; l’istituzione di una corona di controllo con telecamere intorno a tutto il centro abitato, per scoraggiare o indirizzare gli accessi di mezzi inquinanti, ingombranti o che trasportano merci pericolose.

La sharing mobility a Milano è all’avanguardia rispetto al resto del Paese. Come avete promosso questa novità? I cittadini sono soddisfatti? Quali sono le loro esigenze? Quale sarà l’evoluzione di questi servizi anche in base ai taxi, NCC, Uber e a una loro possibile trasformazione? Infine, come si può integrare la sharing mobility con il trasporto pubblico?

Il Comune ha creato le condizioni più favorevoli (gratuità di accesso e sosta per il car sharing elettrico, sconti per gli altri, spazi dedicati) per attirare gli operatori privati che hanno in prima persona scommesso sull’interesse degli utenti.

Gli utenti crescono e si dichiarano soddisfatti, anche se ovviamente tendono a chiedere maggiori servizi (in aree meno dense) e minori: richiesta che gli equilibri economici degli operatori non sempre potranno soddisfare. È difficile fare previsioni sulle evoluzioni, ma certamente lo spazio di mercato è vasto e aperto per chi saprà offrire servizi adeguati alla domanda.

Le politiche per la mobilità sostenibile a Milano hanno aiutato a migliorare la qualità dell’aria in città?

La qualità dell’aria a Milano è notevolmente migliorata negli ultimi 10 anni, ma la situazione non è soddisfacente dato che i limiti di qualità sono ancora sistematicamente superati.

Le politiche per la mobilità sostenibile sono un impegno necessario anche per raggiungere questo obiettivo, anche se lo sforzo va compiuto a scala più vasta. Certamente la riduzione di un terzo del traffico in Area C ci ha permesso di dimostrare che queste misure, e quindi per esempio anche la riduzione del traffico intorno ad una scuola o ad un ospedale, nonostante non sempre riesano a incidere definitivamente sulle dinamiche di più larga scala, permettono di ridurre moltissimo l’esposizione agli inquinanti, soprattutto a favore della parte di popolazione più vulnerabile.

Pianificazione urbanistica e pianificazione della mobilità: come ha affrontato AMAT questa complessa sfida?

Nel corso dell’aggiornamento del PGT (Piano di Governo del Territorio) e poi del PUMS, le due dimensioni sono state tenute in conto in modo integrato, cercando di evidenziare le reciproche ricadute e di ottimizzare le strategie coerenti con gli obiettivi di sostenibilità (servizi strategici e indici di edificabilità maggiori nelle aree a migliore accessibilità, investimenti nei servizi per la mobilità tenuto conto delle dinamiche della domanda e degli sviluppi urbanistici). 

Diverse città tra cui Milano, Roma, Bologna stanno già utilizzando l’applicazione Wecity per chi intende spostarsi in bicicletta, riconoscendo benefici fiscali alle imprese i cui dipendenti aderiscono al sistema. Questa idea è di un gruppo di ingegneri dell’Università di Modena e Reggio Emilia, città dove non è stata ancora utilizzata l’APP, e certifica i grammi di CO2 evitati con questi spostamenti sostenibili. Come vede questa forma di incentivazione che trasforma in moneta virtuale chi si vuole spostare in modo sostenibile in città?

Non so dire in che misura questa APP sia diffusa a Milano, ma certamente vedo in modo positivo queste forme di incentivazione. Una volta superate tutte le difficoltà, che ovviamente potrebbero presentarsi qualora si volessero inserire queste strumentazioni nel welfare aziendale.

Rimanendo in tema di APP sulla mobilità, AMAT e Comune di Milano hanno recentemente promosso la web APP “Autosvolta” che ha consentito, attraverso un test, di calcolare gratuitamente il valore residuo della propria auto, valutare l’impatto ambientale delle più vecchie e confrontare i costi di acquisto di auto nuove a basso impatto. Sappiamo che ora sta partendo una nuova fase del progetto. Ce lo può descrivere?

Con la “Stagione 1 del Progetto Autosvolta”, conclusa a marzo 2017, AMAT e il Comune di Milano hanno voluto contribuire a sensibilizzare i cittadini sul costo e l’impatto ambientale delle proprie auto, incentivando la Svolta verso la mobilità sostenibile. L’applicazione web di AutoSvolta è stata in grado di offrire diverse soluzioni e incentivi positivi a coloro che hanno deciso di rottamare il proprio veicolo privato, come il ritiro gratuito a domicilio, una Car Sharing Card di 500,00 euro e iscrizioni ridotte a Share’ngo e BikeMi.

Grazie al contributo di ADA Net (Associazione dei Demolitori auto), parte degli incentivi alla rottamazione rimangono attivi anche durante “AutoSvolta Stagione 2” nella forma di consulenza telefonica e ritiro gratuito a domicilio del veicolo da rottamare (per le province di Milano, Monza e Brianza, Lodi). È ancora attivo l’incentivo, relativo alla Car Sharing Card, fornito da ICS con il Ministero dell’Ambiente.

La seconda stagione di AutoSvolta, che partirà nella prima settimana di Maggio, vuole invece assegnare dei veri e propri premi a chi a Milano si muove in modo sostenibile: a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico.

Nella prima settimana di maggio si potrà scaricare l’App AutoSvolta e iniziare a giocare.

L’App serve a capire come le persone si muovono in città e a premiare le scelte sostenibili di mobilità. Il progetto prevede che tutti possano ambire a vincere i premi, partecipando a diverse sfide e scalando così, ogni mese, la classifica e accumulando sempre più punti. Da maggio a ottobre il gioco si arricchirà con concorsi a premi e sconti per tutti.

Per mantenersi aggiornati è possibile iscriversi alla Newsletter su www.autosvolta.it e seguire il progetto sul suo sito e sulla sua pagina facebook.

Intervista con Maria Berrini, Amministratore unico/CEO AMAT srl.

(Photo credit: City Life)